mercoledì 9 dicembre 2015

Sessione 67 - 05.11.2015 - Intombati

19 Theeselar 604 - Giorno 118

Continuano l'esplorazione, senza però prestare troppa attenzione ai loro passi, così Magnus fa incautamente scattare una trappola e ai suoi piedi si apre una botola che lo inghiotte, facendolo cadere sopra degli aguzzi spuntoni di ghiaccio e separando lui e Piccettino dal resto del gruppo. Il barbaro non fa in tempo ad alzarsi che dalle pareti sguscia fuori un gigantesco non morto fatto interamente di ghiaccio che lo afferra.
Una creatura identica si palesa in cima alla botola, dove sono tutti gli altri e si scaglia su Duman. Il druido viene stretto in una morsa che lo immobilizza e resta in completa balia del nemico, poi viene intombato nel ghiaccio senza potersi muovere e comincia a soffocare.
Stessa sorte tocca a Magnus, che però grazie alla sua forza manda in frantumi la sua gelida bara e in preda a una furia immortale comincia a fare a pezzi la creatura.
Luthiel e Folken riescono a distruggere l'essere che ha intombato Duman poi la chierica fa indietreggare Pieccettino che cade nella fossa per dare una mano al guerriero, intanto Frekie scava freneticamente nel ghiaccio cercando di liberare il suo padrone.
Anche il golem di Hextor viene intombato nel ghiaccio, ma Magnus finalmente abbatte il gelido non morto e poi comincia a scavare, così come stanno facendo senza sosta anche la chierica e lo stregone per liberare Duman. Quando spaccano l'ultima lastra di ghiaccio il druido ormai è cianotico, ma le pronte cure della chierica lo salvano all'ultimo.

Stavolta Duman se l'è vista davvero brutta e non ha intenzione di accompagnarli in quei luoghi pericolosissimi soltanto per la loro bramosia di tesori, in più ora che ha scoperto il suo passato è ansioso di mettersi alla ricerca del padre. Quindi saluta i suoi compagni d'avventura e si avvia verso l'uscita.

In mezzo alla neve il druido preferisce proseguire volando in forma d'aquila per controllare dall'alto eventuali pericoli. Da quella posizione nota una strana coppia arrampicarsi sul crinale della montagna: una leggiadra elfa accompagnata da un possente orso bruno. Incuriosito e supponendo che possa trattarsi di una druida Duman scende a parlare con lei.
Duman aveva ragione: l'elfa si chiama Aranel, ed è una druida delle terre elfiche dell'Est che si trova per caso in quelle zone. Per rompere la diffidenza iniziale si salutano come si conviene a due druidi: trasformandosi in anaimali e annusandosi il deretano. La prova olfattiva dà ottime sensazioni a Duman che felice di poter parlare nella lingua segreta dei druidi si ferma un po' a chiacchierare con l'elfa e le racconta dei pericoli che ha dovuto affrontare insieme ai suoi compagni nella città di ghiaccio. Aranel si mostra entusiasta nell'udire di un gruppo di avventurieri così potente dato che sta cercando alleati per proseguire il suo viaggio.
Dopo essersi salutati nuovamente come si conviene tra druidi Duman riprende la sua ricerca ed Aranel si avvia verso la misteriosa città di ghiaccio.

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