lunedì 7 dicembre 2015

Sessione 32 - 17.08.2013 - Una miniera di guai

2 Fharlanghan 604 - Giorno 73

Folken chiede informazioni sul mistero del crollo della miniera: la leggenda dice che la terra abbia inghiottito la struttura, mentre secondo Tesio l'incapacita` di un gruppo di nani indipendenti avrebbe causato la tragedia.
Il gruppo arriva difronte ad una porta con un'insenatura frastagliata e stretta che conduce ai corridoi della miniera, Tesio li guida fino ad una stanza dalla quale partono due tunnel. Imboccano quello a sinistra e proseguono fino a un'altra stanza scavata nella roccia. Da uno dei molti fori presenti nelle rocce esce un Vermeiena che prova a stordirli coi suoi tentacoli, ma il gruppo e` lesto a reagire e uccide il vermone senza troppi problemi; purtroppo per loro ne sopraggiunge un altro che paralizza lo stregone prima di finire affettato dall'ascia di Magnus.
Nell'attesa della guarigione di Folken fa capolino un grande ragno e un secondo intrappola e ferisce Freki, andato in avanscoperta. Duman corre a liberarlo seguito dagli altri e piu` tardi, quando si e` ripreso, anche da Folken. Uccisi i ragni Luthiel nota sotto le pareti ricoperte di ragnatele un carretto pieno di rocce con venature dorate. Affacciandosi dal baratro che si apre sotto di loro si notano altri piani raggiungibili con delle piccole piattaforme azionate da un sistema di carrucole.
Il gruppo scende poi avanzano dentro un altro corridoio, un po' piu` grande di quelli precedenti. Improvvisamente dalle pareti saltano fuori due serpenti di roccia incandescenti che si gettano su di loro, ma vengono subito sconfitti. Avanzano negli scuri corridoi quando una voragine si apre sotto i piedi di Duman, ma il mezzelfo scuro riesce a saltare mettendosi in salvo. Piano piano si calano con una fune per raggiungere il livello sottostante e mentre sta scendendo Folken appare un altro Toqqha che fa la stessa fine dei suoi predecessori. Sulle pareti oltre a numerosi fori ci sono anche diverse scritte, probabilmente in nanico. Alla fine del tunnel ritrovano il precipizio che avevano visto al piano superiore e una scaletta a pioli per scendere di un altro livello.
Ma prima che possano scendere dalla roccia si materializzano due grandi elementali che li affrontano e provano a spingerli nel vuoto. Inoltre i due mostri provocano una frana che chiude ogni via di fuga. Lo scontro e` davvero duro e Folken grazie a una pergamena evoca una bestia che insieme all'arma evocata da Luthiel distrugge gli ammassi pietrosi riducendoli a un cumulo di sassi inerti.


Al piano di sotto una porta chiusa sbarra il passaggio e Magnus la abbatte con un sol colpo, ma un meccanismo di difesa fa esplodere un ordigno che lo ferisce. Altri Toqqha sbucano fuori ustionanti, ma anche stavolta se la cavano agilmente. Lungo l'ennesimo corridoio notano dei pezzi di legno coperti da ruggine, resti di armi senza piu` le parti in ferro e poco piu` avanti compare un grande insetto color che si dirige dritto con le antenne ritte verso la sciabola di Duman, diverandone interamente la lama dopo averla fatta arrugginire. Magnus si avventa sul mostro e gli sferra
un colpo micidiale, ma la sua ascia subisce la stessa sorte dell'arma del druido e il guerriero si ritrova a mani nude.
Ucciso l'animale proseguono entrando sempre piu` nelle viscere della terra, seguiti paurosamente da Tesio che si sta ricredendo delle sue convinzioni. Incontrano un corso d'acqua che poi si perde nel sottosuolo e sono costretti a tornare un po' sui loro passi. In un tunnel vedono due Stone Spike di guardia che pero` non li attaccano, quindi decidono di ignorarli e cercare una strada alternativa. Trovano una via che porta a diverse stanze e in una di queste recuperano un diario scritto in comune che descrive la vita di miniera insieme ai nani. Nel quaderno ci sono anche informazioni su come raggiungere la sala del tesoro. Passando per un'altra camera e spostando il letto come indicato nelle istruzioni c'e` una scala a chiocciola che porta in una larga caverna piena d'oro... e di cadaveri di nani. Tra questi molti sono in armature malridotte, mentre uno attira la loro attenzione per gli abiti civili che ha ancora addosso.
L'antro si scuote quando la pietra torna a prendere vita ammassandosi in una creatura enorme dalla forza spaventosa.


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