venerdì 12 febbraio 2016

Sessione 73 - 11.02.2016 - Infoibati

23 Theeselar 604 - Giorno 122

Kusja chiede una mano per dare degna sepoltura ai caduti del Clan dei Silenti, i nani forniscono tutti gli attrezzi necessari e gli avventurieri si prodigano tutto il giorno a scavare fosse dove deporre i corpi.
I caduti dell'impero vengono invece prima spogliati di ogni avere e poi infoibati dentro i profondi crepacci del ghiacciaio.
Arrivata la sera Kusja attende alla cerimonia funebre, per la quale Kolyma ha preparato una pira speciale per Corinna. Spente le fiamme e calato il buio e il silenzio Kusja si confronta con Folken sulle loro intenzioni future: i Silenti sono rimasti troppo pochi e con senza mezzi per affrontare il lich, che molto probabilmente si nasconde dentro la vecchia miniera. In ogni caso Kusja avverte che sempre due ne sono: maestro e allievo, ma chi è che andranno ad affrontare? Il maestro o l'allievo? Gli chiedono ancora di Durindana, ma la sola cosa che può aggiungere è che è sembrato chiaro che quella spada per il Lichsteiner sia di vitale importanza.

24 Theeselar 604 - Giorno 123

Silenti e avventurieri partono da Leodgorad alla volta della città.

25 Theeselar 604 - Giorno 124

Durante il viaggio restano sempre in gruppo in modo da spazzare via agilmente ogni minimo pericolo.

26 Theeselar 604 - Giorno 125

Scendono le pendici delle montagne e raggiungono i freddi altopiani a loro ben noti.

27 Theeselar 604 - Giorno 126

Ad attenderli in città trovano un cordone di donne già vestite a lutto, che presagivano il non ritorno di molti dei loro uomini. In silenzio e con grande dignità il lugubre corteo dirige fino a una grande capanna, dove vengono commemorati i caduti tra autoflagellazioni invocazioni sacre.
Espletati i riti Folken chiede qualche aiuto da parte di Kusja. Vengono donati loro dei nuovi cavalli, robusti e pelosi adatti a quelle zone e mentre Magnus salta subito in groppa a Galopper IV Kolyma stende loro alcune pozioni curative e utili pergamene sacre.

28 Theeselar 604 - Giorno 127

Con lo sguardo ghiacciato sempre dritto davanti a sè Kolyma scorta i quattro fino al limitare della foresta dove c'è l'ingresso della miniera. Per la notte si nascondono ancora un po' dentro la foresta riparandosi nel rifugio magico creato dallo stregone.

1 Theeselar 604 - Giorno 128

Si svegliano e si preparano come meglio possono ad affrontare gli ignoti pericoli che li attendono. Folken escogita uno stratagemma: magicamente camuffa sè stesso e tutti i suoi compagni da non morti, sperando in questo modo di passare inosservati.
Entrano e nell'ambiente maleodorante e spettrale il suo piano si rivela presto efficace, infatti dopo alcuni minuti di esplorazione della polverosa miniera si imbattono in alcuni scheletri che in un primo momento si animano al loro passaggio, ma poi li ignorano.
Magnus con una flebile torcia avanza un po' a casaccio tra i labirintici corridoi, Luthiel incappa in una trappola che non ha conseguenze gravi, Aranel quasi vomita quando dei ratti schifosi passano in mezzo a loro.
Proprio l'elfa sente avvicinarsi dei pesanti passi e si mettono guardinghi. Dalla fioca luce emerge un'enorme creatura rossastra orripilante: dalle fauci spalancate continua a vomitare ratti e la sua carne putrefatta emana un puzzo nauseabondo. Tuttavia non sembra avventarsi contro il gruppo in incognito ma tira dritto per la sua strada, scanzando Magnus. Purtroppo per il barbaro come la creatura lo tocca capisce che c'è qualcosa che non va e lo afferra.
I molti ratti addentano i piedi e le caviglie di tutti mentre la velenosa pelle del mostro inocula una terribile malattia debilitante in Magnus. Non volendo cercare di colpire il compagno Folken e Luthiel non possono fare troppo affidamento sulle loro magie. Anche Aranel resta un po' in disparte evocando creature che possano combattere per lei. Finalmente l'orrido essere lascia Magnus e dirige i suoi colpi su Luthiel, ma questo segna anche la sua fine perchè ora è circondato e in poco tempo soccombe.
La chierica si dimostra molto generosa guarendo Magnus da ogni acciacco e ricevendo in cambio il giusto compenso per i suoi servigi.


Sessione 72 - 21.01.2016 - I due negroamanti

22 Theeselar 604 - Giorno 121

La battaglia sempre più cruenta si fa ancora più terribile dal momento che un negromante comparso in mezzo ai non morti rianima i caduti e i nuovi zombie vanno ad ingrossare le sue fila.
Magnus scruta con odio la perfida creatura, ma con ancora più disprezzo fissa un'altro simile Lich, a lui ben noto.
I due nogromanti conducono i non morti contro i nemici che vedono assottigliarsi sempre di più il loro numero sotto i colpi delle centinaia di scheletri e zombie.
Attaccati su due fronti da non morti e orchi i Silenti vanno in rotta e i pochi superstiti cercano di ritirarsi; stessa sorte tocca agli intrepidi arcieri imperiali che pure hanno dimostrato un coraggio encomiabile gettandosi nella mischia.
Hordar riconosce uno dei due lich come il perfido Lichsteiner, avendolo visto in passato confabulare con le progenie del drago bianco. Lichsteiner riesce ad intorpidire Magnus e costringerlo ad abbandonare la spada Durindana, di cui si impossessa immediatamente.
I negromanti avanzano, ma le loro truppe sono fermate dall'unione delle forze dei soldati imperiali, dei possenti Duergar e dall'incredibile potenza degli avventurieri che da soli riescono a tenere testa a un esercito.
Rispondono colpo su colpo e spinti dalla furia omicida di Magnus distruggono pian piano l'orda di non morti finchè non è lo stesso barbaro ad affondare l'ascia nel putrido corpo dei lich.
Gli orchi, nonostante ormai circondati, continuano a bramare sangue e caricano contro chiunque sia rimasto sul campo di battaglia, finendo infine sconfitti.
Sfiniti dal lungo scontro i superstiti contemplano il macabro spettacolo dei corpi a terra, mentre i pochi soldati dell'impero rimasti fuggono in ogni direzione. Kolyma si affretta a portare in salvo Kusja che è ferito, poi corre come un disperato verso la sua amata Corinna, per la quale purtroppo non c'è più nulla da fare. I Silenti chiedono ospitalità ai nani per potersi riparare per la notte e curare i feriti; all'inizio i duergar sono restii, ma un breve conciliabolo tra Kusja e Hordar mette pace tra le due fazioni.
Nella notte Magnus mostra la spada Durindana a Kusja, che però non sa fornire informazioni utili, tuttavia il vecchio saggio mette in guardia il gruppo sul fatto che nonostante abbiano distrutto i corpi dei due lich, questi non saranno annientati finchè non verrà distrutta l'essenza della loro anima, custodita in luoghi segreti.